Visti e legalizzazioni
Il rilascio dei visti su fatture o altri documenti dell'impresa avviene sempre nella modalità di stampa in azienda. NON è consentito il ritiro allo sportello.
La richiesta visti va presentata tramite il programma CERT'O' (vedi paragrafo sotto Come fare) oppure nuova piattaforma Commercio Estero.
La Camera di Commercio, al termine dell'istruttoria, invia alla PEC dell'impresa il PDF contenente il visto che l'impresa stamperà sul documento.
___________
Casi di richiesta firma autografa del funzionario della Camera di Commercio
Nel campo “Annotazioni” o “Note per elaborazione della pratica” si devono indicare i motivi della richiesta di firma autografa. Al termine dell’istruttoria della pratica, l’Ufficio Certificazione estero invierà una email con l’invito a PRENOTARE UN APPUNTAMENTO per l’aggiunta della firma autografa sul certificato di origine o altro documento per l’estero.
___________
La Camera di Commercio può vistare la fattura che menzioni l'origine preferenziale delle merci.
La Camera di Commercio non può vistare, senza contestuale rilascio del Certificato di Origine, fatture di vendita al cliente estero o altri documenti che contengano menzione dell'origine delle merci intese come “origine non preferenziale” o “made in” o genericamente “paese di origine”.
La Camera di Commercio non può vistare documenti contenenti menzioni discriminatorie.
La Camera di Commercio di Vicenza ha dismesso l'utilizzo dei timbri a inchiostro.
Cos'è
Il visto poteri di firma consiste nell'attestazione che il soggetto firmatario del documento (es. legale rappresentante o procuratore) dispone dei poteri di firma per l'estero, in nome e per conto dell’impresa esportatrice, in base alle informazioni contenute nella visura del Registro delle Imprese o in atti notarili trasmessi alla Camera di Commercio.
Questo visto non si riferisce all’esattezza e/o attendibilità delle indicazioni e dichiarazioni rese da chi sottoscrive i documenti.
Il Visto poteri di firma si appone sui seguenti documenti:
- fatture di esportazione
- dichiarazioni rese dall'impresa su carta intestata e firmate da legale rappresentante o da un procuratore con poteri di firma per l'estero
- atti necessari all’avvio e al perfezionamento di un'operazione con una controparte estera o necessaria ad assolvere richieste di Autorità estere (es. contratto con cliente estero).
Come fare
La fattura deve riportare NOME e COGNOME della persona che appone la firma.
Deve essere firmata con firma digitale dalla suddetta persona.
Questo documento va scansionato, allegato alla pratica telematica e inviato tramite il programma CERT'O' oppure nuova piattaforma Commercio Estero.
Cos'è
Questo visto è apposto, su richiesta delle imprese esportatrici, su atti emessi da Organismi o Enti ufficiali (ASL, Istituti Nazionali di Certificazione, Organismi internazionali...).
Come fare
Il documento va scansionato e inviato con pratica telematica, tramite il programma CERT'O' oppure nuova piattaforma Commercio Estero.
Cos'è
Qualora il Paese di destinazione della merce lo richieda, sui documenti per l’esportazione (Certificato di Origine, fatture…) può essere apposto il visto legalizzazione di firma (ex visto UPICA).
Il visto consiste in una legalizzazione, da parte di un funzionario della Camera di Commercio, della firma apposta sui documenti per l'esportazione da altro funzionario della Camera di Commercio.
È una procedura richiesta da numerosi Consolati e Ambasciate estere in Italia, specialmente dei Paesi Arabi, per garantire l'autenticità della firma del funzionario della Camera di Commercio, apposta sui documenti (in genere un Certificato di Origine o una fattura) utilizzati per l'estero.
In alternativa alla legalizzazione da parte di Consolati e Ambasciate estere, per i documenti destinati a paesi firmatari della Convenzione Aja in alcuni casi è richiesto che sul documento sia apposta la legalizzazione della firma in Prefettura mediante apposizione della “postilla” (o apostille) come da Convenzione Aja del 5 ottobre 1961.
Informazioni sito Prefettura > Legalizzazione documenti e sito Ministero degli Affari Esteri > Traduzione e legalizzazione documenti
Consultare la Presentazione programma Cert'ò, pag. 44-54, Pratica "Richiesta visti – autorizzazioni Copie certificati".
Essa va utilizzata per chiedere visto su fattura, oppure copia di certificato di origine già emesso oppure per vistare una dichiarazione o altro documento dell'impresa.
In Cert'ò > Crea Modello > "Richiesta visti – autorizzazioni Copie certificati".
Compilare:
- Estremi del soggetto richiedente: denominazione dell'impresa
- Note richiesta": scrivere quello che di richiede (es. visto su fattura, oppure copia di certificato già emesso n. --- del ----, oppure visto su una dichiarazione).
Con la compilazione di questi 2 campi si crea un file XML che è il Modello base della richiesta.
Questo file viene scaricato nella cartella di download. Esso va firmato digitalmente e caricato sul programma Cert'ò, con lo stesso procedimento del caricamento del modello base del Certificato di Origine.
Successivamente va allegata:
- scansione della fattura/dichiarazione/documento di cui si chiede la vidimazione (firmata digitalmente), oppure
- scansione del certificato di origine già emesso (firmata digitalmente).
Attenzione al "codice documento" attribuito al documento allegato: es. se si chiede copia del certificato, il documento allegato va codificato con "CER - Certificato".
Dopo aver allegato il documento, si trasmette la pratica.
€ 3 diritti di segreteria per ogni visto o documento legalizzato.
Come pagare
Il pagamento dei "diritti di segreteria" si effettua con CREDITO/PLAFOND su conto Telemaco o pagoPA.
contattare l'ufficio preferibilmente via e-mail
oppure
PRENOTA UNA CHIAMATA per Certificazione estero
PRENOTA IL TUO APPUNTAMENTO